Vivace e animata la discussione, a tratti piuttosto contrastata, che si è svolta stasera al tavolo regionale sulla scuola fra le organizzazioni sindacali e gli assessori regionali Leo, Lopalco e Maurodinoia. Oggetto del dibattito il rientro a scuola degli studenti delle superiori che in una prima proposta avanzata dall’assessore all’istruzione è stata annunciata per lunedì 25, al 50% ed in turno unico. Una buona notizia, sembrerebbe, poiché la mancata presenza a scuola di questi ragazzi è da tutti giudicata come un danno ormai non più sopportabile, quasi irreversibile, per la loro formazione. E anche la modalità del rientro risulterebbe soddisfacente rispetto alle nostre richieste e aspettative, tra le quali quella di evitare assolutamente il doppio turno di ingresso e di uscita da scuola, decretato – troppo rigidamente, a nostro avviso – da molti prefetti della regione senza tener conto che il sistema dei trasporti può operare in tutta sicurezza con il 50% degli studenti e, con i potenziamenti già decisi anche con il 75%, appunto senza la necessità, in un caso come nell’altro, del doppio turno di ingresso a scuola. Ma la doccia fredda è arrivata quando ci è stato prospettato l’inserimento, anche per le superiori, della scelta da parte delle famiglie se frequentare o meno, in nome della asserita salvaguardia del diritto alla salute, cui si deve assoluta preminenza su tutti gli altri. Abbiamo già più volte motivato la nostra ferma contrarietà a questa disposizione, che è in vigore già da mesi per gli alunni di elementari e medie ed è stata recentemente peggiorata dalla possibilità, data alle famiglie dall’ordinanza in vigore, di cambiare anche più volte la loro scelta rispetto alla presenza a scuola. Si veda al link http://www.anppuglia.it/wp-